“Per la realizzazione di processi appropriati di prevenzione e promozione della salute è necessario attuare interventi multiprofessionali anche con il coinvolgimento di figure di prossimità, come ad esempio l’infermiere di famiglia e di comunità, ovvero professionisti che abbiano come setting privilegiati gli ambienti di vita della persona e che agiscano in modo proattivo, in rete con tutti i servizi socio sanitari e gli attori sociali del territorio per l’utenza portatrice di bisogni sanitari e sociali inscindibilmente legati tra loro.”
Questo è quanto contenuto nel PNP 2020-2025 adottato il 6 agosto con Intesa in Conferenza Stato-Regioni dove per la prima volta viene inserita la figura dell’infermiere di famiglia e comunità. Il PNP mira a pianificare gli interventi di prevenzione e promozione della salute a livello territoriale. Strutturato sulla base del ONE HEALTH, il PNP riconosce l’importanza dell’IFeC all’interno di un team multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare e promuovere percorsi armonici e sostenibili di salute. Gli obiettivi del piano sono fondamentalmente 6 e sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2020 delle Nazioni Unite che ha come scopo quello di abbattere le diseguaglianze di salute nel mondo. Ad essere chiamate in causa, ora, sono le Regioni che dovranno predisporre un Piano Locale ( PRP ) declinando contenuti, obiettivi, linee di azione e indicatori del PNP nei contesti regionali e locali. Un segnale concreto per l’Infermieristica di famiglia e comunità, che avrà un ruolo di proattività nei setting di vita della persona e sempre più in rete con i servizi socio-sanitari territoriali.
Andrea Di Cesare, AIFeC Molise